Speciale DSA

COSA SONO I DSA 

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) sono una specifica categoria diagnostica di disturbi del neurosviluppo che colpiscono uno o più ambiti degli apprendimenti scolastici di lettura, scrittura e calcolo. I DSA hanno una base neurobiologica che ne determina un diverso funzionamento rispetto ai soggetti con sviluppo tipico, tanto che ad oggi si preferisce parlare di “caratteristica” quando ci si riferisce a questa categoria di persone. 

Gli alunni con DSA hanno un’intelligenza in norma ma faticano nei processi di apprendimento di lettura e\o scrittura e\o calcolo. Tali difficoltà, inoltre, NON dipendono da:

  • deficit neurologici o sensoriali. I DSA hanno adeguate capacità cognitive e sensoriali;
  • situazioni di svantaggio socioculturale. I DSA hanno usufruito di adeguate esperienze di insegnamento e apprendimento;
  • pigrizia e mancato impegno dell’alunno.

Le difficoltà presenti nei DSA dipendono da un assetto neuropsicologico che ostacola l’apprendimento di specifiche abilità. 

Si può guarire da un DSA? 

Spesso i genitori ci pongono questa domanda. La natura organica di questi disturbi non consente la guarigione da questi disturbi, che persistono in maniera più o meno marcata, anche in età adulta. È bene precisare, tuttavia, che esiste un largo margine di recupero e miglioramento che consente ai DSA di trovare valide strategie alternative di apprendimento. In che modo? Attraverso programmi di intervento/trattamento e utilizzo di adeguati strumenti compensativi.

QUALI SONO I DSA

La Consensus Conference dell’Istituto Superiore di Sanità (CC-ISS, 2011) definisce i DSA “disturbi che coinvolgono uno specifico dominio di abilità, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Essi infatti interessano le competenze strumentali degli apprendimenti scolastici.”  Ed individua quattro tipologie principali di DSA. 

“Sulla base del deficit funzionale vengono comunemente distinte le seguenti condizioni cliniche: 

• dislessia, cioè disturbo nella lettura (intesa come abilità di decodifica del testo) 

• disortografia, cioè disturbo nella scrittura (intesa come abilità di codifica fonografica e competenza ortografica) 

• disgrafia, cioè disturbo nella grafia (intesa come abilità grafo-motoria) 

• discalculia, cioè disturbo nelle abilità di numero e di calcolo (intese come capacità di comprendere e operare con i numeri).

Spesso un alunno può manifestare più di un solo DSA, mostrando difficoltà in più ambiti di apprendimento. Una diagnosi accurata permetterà di individuare l’eventuale compresenza di più DSA e di pianificare un adeguato percorso di trattamento.

FATTORI DI RISCHIO E CAMPANELLI DI ALLARME

Sono stati individuati alcuni fattori di rischio, che predispongono il bambino allo strutturarsi di un DSA (CC-ISS, 2011). In particolare, rappresentano fattori di rischio:

  • esposizione a due o più anestesie entro i primi 4 anni di vita;
  • ritardi nello sviluppo del linguaggio;
  • familiarità, ovvero la presenza di un genitore o un parente con una storia scolastica burrascosa.

In sede di diagnosi, un’accurata anamnesi indagherà tutti questi aspetti per individuare la presenza di un aumentato rischio di DSA, soprattutto per i più piccoli che non hanno ancora raggiunto l’età per poter fare diagnosi (vedi paragrafo successivo).

Vi sono, poi, dei campanelli d’allarme, ovvero una serie di errori e difficoltà tipici, osservabili fin dalle primissime fasi di alfabetizzazione e a volte anche nell’ultimo anno della scuola dell’infanzia. 

  • In lettura si osservano inversioni di lettere o sillabe, confusioni fra lettere con suono o forma grafica simile (di solito a/e, b/d, f/v, p/q e m/n). La lettura è lenta, stentata e poco fluida ed è di solito ben evidente a chi ascolta la fatica che l’alunno sta facendo. Oltre agli errori sopra indicati, questi bambini possono perdere il segno e compiere frequenti salti di riga, rallentando ulteriormente il processo di lettura
  • In scrittura spesso si riscontrano omissioni di lettere o sillabe (ad es. bicletta al posto di bicicletta), errori ortografici di diverso tipo (doppie, gruppi consonantici complessi, lettere ponte ecc…) e, come per la lettura, confusioni fra lettere con suono o forma grafica simile (di solito a/e, b/d, f/v, p/q e m/n). Anche nei compiti di scrittura si osservano un’eccessiva lentezza e la presenza di molti errori. La qualità grafica di solito è scarsa, con lettere dalle dimensioni incostanti, passaggio dal maiuscolo al minuscolo, spazi nel foglio mal gestiti.
  • Per quanto riguarda il calcolo sono tipici gli errori nel confronto di quantità (ad es. nei compiti di maggiore e minore), nella scrittura e lettura dei numeri, nella memorizzazione delle tabelline, nei calcoli a mente e nelle procedure del calcolo scritto. Possono essere presenti anche difficoltà visuo-spaziali come la gestione dello spazio del foglio, errori nella messa in colonna, riproduzione alterata di figure geometriche.
  • Alcuni segnali di allarme sono osservabili fin dalla scuola dell’infanzia e riguardano difficoltà nella memorizzazione di poesie e filastrocche, nell’apprendimento di sequenze quali i giorni della settimana, i mesi dell’anno e le quattro stagioni, nell’uso dei concetti spazio-temporali come ieri/domani, destra/sinistra, sopra/sotto.
  • Tipici sono anche la postura rigida e la tensione muscolare eccessiva durante le attività di lettoscrittura e l’atteggiamento di avversione ed evitamento per questo tipo di attività.

LA DIAGNOSI DI DSA

La diagnosi di DSA può essere redatta:

  • a partire dal termine della seconda primaria per i disturbi di lettura e scrittura;
  • a partire dalla fine della terza primaria per il disturbo del calcolo.

Ci teniamo a precisare, tuttavia, che l’individuazione dei casi a rischio può avvenire molto prima, nel corso della prima classe di scuola primaria. È importante non aspettare che il disturbo sia conclamato perché un intervento precoce e tempestivo permette di ottenere buoni risultati in tempi più brevi, può ridurre la gravità del disturbo e prevenire l’accumularsi delle difficoltà emotive di solito associate ai DSA.

Che differenza c’è tra Diagnosi e Certificazione? 

Tra le questioni che più generano confusione tra i genitori vi è quella della Certificazione DSA. Quest’ultima può essere rilasciata solo da strutture pubbliche (Unità di Neuropsichiatria Infantile) ma poiché spesso i tempi di attesa sono troppo lunghi si può far riferimento a strutture o professionisti accreditati così come stabilito dalla Conferenza Stato-Regioni del 25 Luglio 2012. I criteri specifici per l’accreditamento di strutture e professionisti variano da regione a regione. 

La Diagnosi di DSA è il processo valutativo che porta alla identificazione del Disturbo con relativa “etichetta diagnostica” e può essere rilasciata da enti privati e da professionisti perfezionati in psicopatologia dell’apprendimento.  Nel PARCC del 2011 troviamo così definita la diagnosi: “valutazione guidata dalla ricerca dei criteri che portano all’identificazione dei Disturbi e alla loro collocazione nell’ambito di un sistema nosografico – nel caso dei DSA questi sistemi sono costituiti dal DSM e dall’ICD”.

Presso il Centro Psync è attivo il servizio di Diagnosi di DSA svolto da psicologhe perfezionate in Psicopatologia dell’Apprendimento che attraverso il colloquio e la somministrazione di test standardizzati rilasciano la relazione diagnostica in tempi brevi. Il protocollo da noi utilizzato per la diagnosi di DSA segue le linee guida aggiornate e indicate nella Consesus Conference e nel PARCC.

IL PIANO DI INTERVENTO NEI DSA

Il piano di intervento riabilitativo deve sempre partire da un buon percorso valutativo-diagnostico. È proprio attraverso una diagnosi funzionale accurata che si può predisporre un progetto di intervento mirato e su misura per ciascun paziente. 

Nel piano di intervento vengono definiti le aree di intervento, gli obiettivi a medio e lungo termine, i modi e i tempi, le figure professionali coinvolte e le modalità per monitorare i progressi compiuti. 

I nostri programmi di intervento nell’ambito dei DSA presentano queste caratteristiche:

  • sono altamente personalizzati e coinvolgono attivamente famiglia e scuola. Prevedono, infatti, incontri periodici con gli insegnanti per il monitoraggio e la condivisione dei traguardi raggiunti;
  • prevedono un training cognitivo per il potenziamento delle abilità alla base di tutti gli apprendimenti scolastici (memoria di lavoro, attenzione, velocità di elaborazione ecc…);
  • potenziano le aree di apprendimento risultate deficitarie (lettura, scrittura e/o calcolo) attraverso lo sviluppo di strategie funzionali e l’adozione di strumenti compensativi e misure dispensative più adatti;
  • intervengono su eventuali altri aspetti di problematicità, quali autostima scolastica, abilità metacognitive, metodo di studio.

È nostra premura far sì che il piano di intervento venga illustrato in maniera chiara e condiviso con la famiglia e con la scuola al fine di garantire ai nostri pazienti una rete di aiuto compatta e coerente.

Le psicologhe del Centro Psync, oltre ad essere perfezionate con un Master Universitario di II Livello sulle difficoltà e Disturbi Specifici dell’Apprendimento, sono socie AIRIPA (Associazione Italiana per la Ricerca e l’intervento nella Psicopatologia dell’Apprendimento) ad oggi in Italia una delle più autorevoli associazioni di professionisti nel settore della psicopatologia dell’apprendimento. Nel 2014 sono state in prima linea nella fondazione della sezione regionale AIRIPA Abruzzo e Molise e nel 2018 sono entrate a far parte del suo direttivo. (Per ulteriori info sull’associazione rimandiamo al sito ufficiale www.airipa.it)

IL RUOLO DELLA SCUOLA

Se è vero che “il miglior strumento compensativo per un ragazzo dislessico è un buon insegnante” (G. Cutrera), apparirà subito chiaro il ruolo decisivo della scuola per un alunno con DSA.

Cosa deve fare la scuola di fronte ad uno studente con difficoltà o con un Disturbo Specifico dell’Apprendimento conclamato? 

Come previsto dalla Legge 170 del 2010 e successivo Decreto ministeriale del 12 luglio 2011 gli insegnanti devono segnalare alle famiglie laddove riscontrino una situazione di difficoltà e, in caso di certificazione di DSA, devono procedere alla stesura di un Piano Didattico Personalizzato (PDP) in cui siano contenuti tutte le metodologie didattiche, gli strumenti compensativi, le misure dispensative e le modalità di verifica degli apprendimenti.

Riassumiamo di seguito gli aspetti principali estrapolabili dall’attuale normativa in materia di BES (Bisogni Educativi Speciali) e DSA:

  • durante le prime fasi di alfabetizzazione, se l’insegnante riscontra particolari difficoltà in uno o più dei suoi alunni intraprenderà tempestivamente un intervento di potenziamento di almeno due mesi. Se dopo questo intervento le difficoltà persistono sarà compito suo informare la famiglia.
  • In presenza di una certificazione di DSA il Consiglio di classe procederà alla compilazione del PDP per l’alunno in questione che poi verrà firmato da ciascun docente e dalla famiglia dell’alunno.
  • In casi come presenza di una diagnosi di un privato, diagnosi di BES, attesa di una certificazione (le liste d’attesa di strutture pubbliche possono durare diversi mesi), il Consiglio di classe può comunque decidere per l’attivazione di un PDP se ritiene che l’alunno ne necessiti.

Al di là della normativa di riferimento, un aspetto che la nostra pratica professionale ci ha insegnato ripetutamente è che ciò che spesso gioca un ruolo cruciale nel miglioramento scolastico di un alunno con DSA è la sinergia che si viene a creare tra professionista, scuola e famiglia. Un costante dialogo e una condivisione degli obiettivi rappresentano la carta vincente per la riuscita del piano di intervento.

Ecco perché nella nostra presa in carico del paziente con DSA includiamo anche:

  • Incontri periodici, formali e non, con gli insegnanti per monitorare l’andamento scolastico;
  • Incontri di supervisione per guidare gli insegnanti nella stesura del PDP.

Le professioniste del Centro Psync sono impegnate da diversi anni anche nella formazione del personale docente attraverso l’erogazione di corsi accreditati dal MIUR sulle tematiche riguardanti la psicopatologia dell’apprendimento. Abbiamo formato e sensibilizzato al tema centinaia di insegnanti, tanto da rappresentare per il nostro territorio un valido punto di riferimento per la richiesta di corsi di formazione su temi scelti dai docenti e dai dirigenti stessi delle scuole che ci hanno ospitato. Per saperne di più potete consultare la sezione CORSI (collegamento link) del sito.

Lascia un commento