REAZIONI EMOTIVE: OSTACOLO O PORTA D’INGRESSO AL SUCCESSO?

Negli ultimi anni si è assistito a un incremento dell’interesse per la dimensione affettiva del bambino e in particolare per l’Intelligenza Emotiva (I.E.). Per molto tempo si è creduto che il Quoziente Intellettivo (Q.I.) fosse l’unico parametro valido per predire il successo dell’individuo ma intelletto ed emozioni  non sono aspetti completamente separati del funzionamento umano, poiché il pensiero può continuamente intrecciarsi con le reazioni emotive influenzandole in vario modo.


Intelligenza-emotiva-620x348Ma cosa si intende per Q.I. e cosa per I.E. ?

Il Q.I. è il punteggio che indica il funzionamento cognitivo di una persona. Quando si valuta il Q.I. si somministrano test che valutano varie abilità tra cui memoria, velocità di elaborazione, attenzione, ma anche logica, concetti appresi ecc. Si valutano, in sostanza le funzioni esecutive ovvero quelle abilità che sono alla base del nostro funzionamento cognitivo e che ci permettono di apprendere e di superare con successo vari tipi di compiti.

La I.E. , invece , è la capacità di usare le emozioni con intelligenza; identificandole, comprendendole, gestendole per riuscire ad affrontare meglio la vita. L’Intelligenza Emotiva si basa su tre abilità fondamentali: autoconsapevolezza, autocontrollo ed empatia.

Perché è così importante l’Intelligenza Emotiva?

Anche se le abilità alla base della I.E. possono sembrarci scontate non dobbiamo farci ingannare. Sarà sicuramente successo anche a noi di avere delle reazioni spropositate di fronte a un evento tutto sommato non tragico, di non saper gestire una frustrazione, di non contenere la rabbia, di mal interpretare il comportamento altrui o di abbatterci dopo un insuccesso. Se pensiamo ai bambini, poi, è molto frequente che questi confondano emozioni come rabbia e tristezza quando le provano, che esprimano in modo esagerato alcune emozioni o che pensino di non poterle esprimerle affatto (soprattutto le “emozioni negative”).

Durante la vita di una persona è indubbiamente importante imparare a riconoscere i propri sentimenti, a conciliarli con gli obiettivi a breve e lungo termine e con i sentimenti e i bisogni degli altri.  Non solo, in una società sempre più esigente risulta indispensabile sapersi motivare, persistere di fronte alle difficoltà e ai fallimenti, mantenere un pensiero razionale ma anche costruire/mantenere una rete sociale e comunicare efficacemente.

Cosa significa essere intelligenti emotivamente?

Essere intelligenti emotivamente significa riconoscersi nella proprie qualità ed accettarsi nei propri limiti, ottimizzare le proprie risorse per giungere a un risultato atteso. L’intelligenza emotiva influenza molti ambiti della nostra vita, tra cui:

  • SUCCESSO: Secondo Goleman, per avere successo nella vita non è sufficiente avere un buon Q.I ma occorre anche disporre di una buona I.E. che ci consenta di essere competenti anche da un punto di vista relazionale. Essere empatici ci consente di relazionarci meglio con gli altri, comprendere i loro bisogni, regolare i nostri comportamenti per non sovrastarli quando siamo intenti a soddisfare i nostri, di bisogni.In altre parole ci consente di essere assertivi, una capacità molto apprezzata soprattutto negli ambienti lavorativi.
  • POTENZIALE COGNITIVO: Una buona gestione delle emozioni permette l’espressione del massimo potenziale cognitivo. Le emozioni sono dotate di una forza dirompente che può ostacolarci nel raggiungimento dei nostri obiettivi, per esempio paralizzando la nostra capacità di agire o di decidere lucidamente. Se adeguatamente gestite, possono però regalarci una marcia in più.
  • RELAZIONI: È facile intuire come un’adeguata I.E. sia fondamentale per relazionarsi con gli altri in modo positivo. Comunicare efficacemente, gestire i conflitti, rivestire con successo ruoli di leadership sono solo alcune delle tante abilità rese possibili da questo tipo di intelligenza.

In una parola questo genere di competenza ci consente di affrontare meglio la vita.  Sfruttare al massimo le potenzialità della nostra intelligenza emotiva ci permette di ottenere effetti concreti nella quotidianità.

Ecco perché una buona EDUCAZIONE EMOTIVA potrebbe essere utile a TUTTI, adulti e bambini.

A tal proposito il CENTRO PSYNC propone un laboratorio per potenziare l’intelligenza emotiva dedicato a bambini e ragazzi, tra 6 e 11 anni (http://www.centropsync.it/emozioni-in-scena/).

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