DISTURBO DELL’APPRENDIMENTO NON VERBALE (DANV)
Il disturbo dell’apprendimento non verbale è caratterizzata da una difficoltà specifica nell’elaborare le informazioni visuo-spaziali e motorie, ovvero quelle informazione non veicolate dal linguaggio verbale. Tipicamente i soggetti con un disturbo di questo tipo hanno buone competenze linguistiche ma cadono in compiti di natura non verbale, come il disegno e la geometria e presentano difficoltà nelle competenze grosso-motorie (ad esempio andare in bici) e fine-motorie (ad esempio abbottonarsi il grembiule).
Come si riconosce
Il bambino con un disturbo dell’apprendimento non verbale ha di solito un buon vocabolario, ha alle spalle un normale sviluppo linguistico ma solitamente si fanno notare per la loro goffaggine: possono incontrare difficoltà nei semplici compiti di vita quotidiana come imparare ad allacciarsi le scarpe, a vestirsi da soli oppure a saltare con la corda o andare in bici.
Le prime difficoltà possono risalire agli ultimi anni della scuola dell’infanzia quando si trovano di fronte alle tipiche attività del ritagliare, colorare o ricalcare. Alle elementari le materie in cui solitamente incontrano più difficoltà sono la matematica, la geometria, la geografia e le scienze. Le difficoltà di natura visuo-spaziale possono emergere chiaramente anche da quaderni di suola disordinati, una scrittura poco comprensibile e difficoltà nel mettere in colonna i numeri.
Come intervenire
L’interesse per il Disturbo dell’Apprendimento Non Verbale è piuttosto recente, tant’è vero che non viene ancora annoverato nei principali manuali psicodiagnostici. Gli sforzi dei recenti studi sull’argomento si sono concentrati per lo più sulla fase valutativa e diagnostica, che rappresentano comunque un valido punto di partenza: un corretto inquadramento diagnostico è il primo passo per la programmazione di un piano di intervento mirato e ad hoc per ciascun paziente.
Il Centro Psync propone programmi di potenziamento delle abilità visuo-spaziali che rappresentano il versante più compromesso in questo disturbo. Parallelamente si interverrà anche sulle competenze adattive più generali per rendere il bambino più autonomo e competente nelle attività di vita quotidiana.
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